In alto, una tavola di Joseph-Nicolas Robert-Fleury
(1797-1890) che ha immaginato “Galileo davanti al Santo Ufficio in Vaticano” il
22 giugno 1633 (salone del 1847, Museo del Louvre, Parigi). All’interno del quadrato si legge in francese, nero su
bianco: “Contrariamente a GALILEO GALILEI, ROBERT FAURISSON non ha mai
abiurato!”
In basso, un pastiche di X... con, da sinistra a
destra:
1) Una guardia di giustizia che reca sulla spalla
destra, a guisa di mostrina, una stella ebraica a sei punte, al centro della
quale è disegnato un pugno vendicatore;
2) Serge Klarsfeld, cacciatore di “nazisti” o di
“negazionisti” e apologeta della violenza fisica;
3) Robert Faurisson che, lungi dall’abiurare, è venuto
con un ananas come quello di Dieudonné intonando allegramente “Shoahnanas”;
4) Un leggio che reca la sigla della LICRA (“lega
internazionale contro il razzismo e l’antisemitismo”, che intende licratizzare
la Francia intera);
5) Tre rabbini che si
stringono attorno ad un gran rabbino;
6) Richard Prasquier, nato a Danzica nel luglio 1945,
qui rappresentato in atteggiamento dignitoso e
d’alta statura ma, nella realtà, minuscolo e continuamente in preda all’inquietudine
del profeta; presidente del CRIF (“consiglio
rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia”); ogni anno, alla sontuosa cena del CRIF, egli invita-convoca tutta la
cricca del governo francese e la crème de la
crème della buona società giudaica e non
giudaica per lamentarsi, per gemere, per minacciare e per dare le proprie
istruzioni sulla condotta che la Francia deve tenere fino alla cena dell’anno
seguente dove sarà severamente redatto il
bilancio; gli invitati si profondono in
ringraziamenti, omaggi e promesse di far meglio, ed anche più che meglio;
7) Laurent Fabius, nato nell’agosto 1946 nel XVI°
circoscrizione di Parigi, deputato socialista multimilionario, il
vero autore della legge Fabius-Gayssot, alias Lex Faurissoniana,
pubblicata il 14 luglio 1990 sul Journal Officiel de la République francaise,
legge che reprime il revisionismo;
8) Jean-Claude Gayssot, nato a Béziers nel settembre
1944, deputato comunista, qui felice come Giuseppe (Stalin) nel presepio,
felice di aver contribuito un po’ a dotare la Francia d’una legge staliniana.
Non li si vede in questa tavola ma altri
quattro personaggi assistono anche alla cerimonia: David de Rothschild, nato
nel dicembre 1942 a New York, miliardario presidente della Fondation pour la
Mémoire de la Shoah, a Parigi; Eric de Rothschild, nato nell’ottobre 1940 a New
York, miliardario presidente del
Mémorial de la Shoah, a Parigi; Simone Veil, alias “Poussinette” per
Jacques Chirac, nata Simone Jacob nel luglio 1927 a Nizza, ricchissima
presidente onoraria della Fondation pour la Mémoire de la Shoah, a Parigi: per
lungo tempo dopo la guerra essa è stata, sotto il suo nome di nubile, computata
come gasata ad Auschwitz. Ed infine Jacques Chirac, nato nel novembre 1932
nella V° circoscrizione di Parigi, ricchissimo ex presidente della Repubblica
francese; il 16 luglio 1995 “Superbugiardo” ha dichiarato che la “Francia”
aveva commesso “l’irreparabile” nel partecipare alla “retata del Vél
d’hiv” (velodromo d’inverno di Parigi), ciò che ha permesso alle associazioni
ebraiche in primo luogo di concludere che bisognava perciò “riparare” finanziaramente
questa cosa irreparabile, e poi di ottenere fiumi di denaro in più delle
riparazioni finanziarie già versate.
Ma il gran Denaro e la grande Menzogna del mondo
occidentale non possono tutto. Lo Shoa Business, l’Industria dell’Olocausto e
la Religione di Auschwitz non possono nulla contro coloro che, in numero
crescente e con voce sempre più forte, esigono, tanto per cominciare, che si
provi loro l’esistenza d'una sola delle “armi di distruzione di massa” di Adolf
Hitler: “Mostratemi o disegnatemi una camera a gas hitleriana” (Robert
Faurisson, ostinatamente).
30 giugno 2012
Traduzione a cura di Germana Ruggeri